L’opera “Origami”, realizzata in ceramica nel 2005, nasce nell’ambito dell’Archivio Giovani Artisti Italiani
(GAI) denominata “Gemine Muse”, in cui gli artisti invitati devono confrontarsi con le collezioni permanenti
dei musei nazionali. Il luogo nel quale Di Gregorio è stato invitato ad operare è il Museo di Storia
Naturale di Venezia; esso ospita uno scheletro di un dinosauro del tipo Ouranosaurus trovato nel deserto
del Niger e ricostruito per poter essere esposto. È appartenuto ad un animale enorme e oggi appare
possente, ma anche fragile. L’artista ha quindi voluto richiamarlo attraverso una serie di piccoli origami
in ceramica, anch’essi molto fragili, come se fossero fatti di carta. In questa relazione fra fragilità, forza
e durezza, ha voluto stabilire una relazione con l’oggetto custodito, pensando anche che il museo è un
luogo molto frequentato da bambini. È alto circa 20 cm ed è in terraglia bianca.