Il processo creativo dell’opera si è concretizzato nella modellazione, in forme diverse, di tre piani che
si fondono penetrandosi l’uno nell’altro. Ciò a rappresentare i fenomeni naturalistici dove la materia si
espande in uno spazio, dove la definizione razionale di profili geometrici e l’istinto sembrano incontrarsi
per annunciare la continua tensione tra la regola e il desiderio. È stato come essere partecipe di un processo
immaginifico che, partendo da tre piani quadrati, prima li ha sagomati in forme anomale, eccentriche e
poi, come guidate nel caos da formule magiche, le ha ordinate con violenza scontrandole e incastrandole
in una forma composita tenuta insieme dal coloratissimo action-painting. Solo dal caos possono scaturire
le armonie e le pulsioni che generano e sostengono ogni forma di vita. La logica geometrica è significativa
dei luoghi, delle misure nelle quali si identificano il microcosmo e il macrocosmo. Ordo ab Chao è il percorso
che l’uomo da sempre ripristina secondo il principio regolatore: con per e tra gli altri.