Il vaso è stato realizzato con argilla semirefrattaria, a mano libera, con la tecnica del “colombino”. In
questo caso i rotolini d’argilla sono stati completamente sigillati anche all’esterno. Il vaso viene cotto una
prima volta a circa 1000 °C in forno elettrico; successivamente, per ottenere i toni del marrone bruciato,
il vaso è cotto una seconda volta, in un altro forno, dopo essere stato immerso in un bagno di solfato di
rame. Durante il processo di cottura il solfato di rame cola lentamente creando così le venature più chiare.
Il forno per la seconda fase è situato all’aperto e la cottura avviene molto lentamente (anche per 24 ore).
In questo forno il vaso viene coperto con segatura e pezzetti di legno; il fuoco è acceso dall’alto e durante
la cottura si sviluppa il colore, che può essere più o meno intenso a seconda dei gradi raggiunti. Il colore
nero è dato esclusivamente dal fumo sviluppato durante la combustione.