Il lavoro di interpretazione del modello naturale non avviene in modo diretto, puro e assoluto, ma è inevitabilmente mediato dalla cultura figurativa. Se in altri pezzi della collezione “Bestiario” è evidente la reinterpretazione delle linee della plastica e della decorazione vascolare della Grecia arcaica, in questo “Bassotto arabescato” emerge invece, in tutta evidenza, l’amore per le cromie cangianti e preziose della ceramica e della gioielleria Art Nouveau. Il decoro di questo pezzo ripropone, infatti, le volute di certi ornamenti d’inizio secolo applicate però, quasi per contrasto, a linee e volumi essenziali e dinamici ottenendo dunque un oggetto ben adattabile alle più diversificate soluzioni d’arredamento. La costante sperimentazione che Luca Canavicchio dedica alla decorazione per mezzo di dorature e lustri metallici al terzo fuoco, sembra voler riproporre e sviluppare la tradizione di prestigiose fabbriche del proprio territorio quali le manifatture Chini e Fanciullacci.