L’opera è sorretta da un’anima di acciaio. Filamenti in creta avvolgono la struttura di sostegno dando vita al movimentato ma geometrico manubrium, mentre da una sfoglia d’argilla è ricavata l’esombrella, la parte superiore della medusa, che successivamente è scavata e incisa a durezza cuoio. Al termine delle lavorazioni sopra indicate, le parti sono cotte a circa 1000 °C, in seguito smaltate ad aerografo e infine completate con una resina bicomponente turchese che le rende ruvide al tatto. All’interno dell’esombrella è situato il “nucleo”, coperto da un disco in vetro temperato che mette in dialogo l’interno e l’esterno del corpo della medusa. Al buio riesce a trasformare l’ambiente circostante nel suo luogo d’origine: gli abissi marini. Lo spettatore è attratto e avvolto dalla magia di un mondo ancora inesplorato, fatto di riflessi danzanti e iridescenze azzurre che lasciano spazio alla fantasia.