“Essenza” nasce da un bisogno di sintesi e di interazione che affonda le sue radici tra il lavoro grafico di Modigliani e quello scultoreo di Brancusi. Le creazioni di Francesco Battaglini cercano quella rappresentazione del soggetto che va al di là della figurazione classica o concettuale; egli ne ricerca l’essenza, quella scintilla generatrice e pura priva di superfluo, nascosta nelle profondità del pensiero e delle cose. In questa opera l’essenziale è il tutto; è un gioco tra luce, ombra, superficie e semplicità. Rappresenta con pochi segni un volto appena accennato; non rappresenta un soggetto preciso, ma un pensiero, una sensazione, un’idea. L’essenziale non è il risultato finale di qualcosa, ma è l’origine di essa, è quella cosa che l’uomo nasconde a se stesso ed al prossimo per paura di scoprirsi. L’essenza delle cose sta nella loro semplice naturalità, in ciò di cui sono composte e create e che spesso non sappiamo più riconoscere confusi dall’apparenza.