“Abbraccio” fa parte di un ciclo di opere dedicate alla ricerca dell’essenzialità dell’uomo. È un’opera di carattere
primitivo in marmo rosso di Verzegnis. Viene scolpita alla fine del ciclo di ricerca che parte da “E tu
chi sei?” dove il singolo riflette sulla sostanziale forse paurosa inconoscibilità dell’umano. In ”Abbraccio”
due esseri si fondono morbidamente senza lasciare alcuno spazio libero, sono stretti e concentrati su se
stessi. È un gesto antico che riporta alla mente una tenerezza quasi infantile e fanciullesca: il desiderio di
non essere soli. La coppia, l’unione e la fratellanza concludono il percorso intorno al sé che si rapporta con
l’altro. Dopo la difficoltà di capire se stessi finalmente il ciclo di ricerca si conclude con il ricongiungimento
al resto del mondo, all’armonia e all’accettazione del tutto. La scultura è stata realizzata da un monoblocco
di marmo con una tecnica totalmente manuale: punta e mazzetta per ottenere la spuntatura.
Una texture realizzata a mano molto forte che esprime al massimo la potenza del materiale e fa uscire le
caratteristiche del marmo rosso.