Forza, leggerezza e solidità sono i denominatori che la scultura, sviluppandosi in senso prevalentemente
orizzontale, vuole comunicare con una forma fortemente concava. Protendendosi con linea curva, in
elevazione verso i lati, è un contenitore, un guscio, una mano aperta nell’atto del ricevere ma anche di
custodire. L’opera a base quadrangolare è appena ancorata a terra, accennata come un piede lievemente
radicato. Il volume è sezionato in più parti da scanalature e linee direzionali che si intersecano, nell’intento
di voler accentuare un dinamismo verso l’alto come una creatura alata. Modulata ritmicamente con
linee e livelli diversi, non ha un punto fisso d’osservazione, tutti i punti di vista sono ugualmente validi.
La sua superficie levigata e morbida presenta nell’intera struttura, come vene metamorfiche, incisioni e
graffi evidenziati da una leggera patina di colore neutro, una gamma cromatica volutamente esigua per
lasciare spazio al linguaggio plastico.