In “The Rain” l’autore ha voluto riprodurre l’innocente giubilo di un bambino di un ipotetico villaggio
dell’Africa Subsahariana per l’arrivo delle prime gocce di pioggia. Attraverso il modellato, l’autore ha cercato
di far trasparire la gaia esultanza infantile pervasa però dalla consapevolezza di stare per ricevere un
grande dono, un dono sacro. Il materiale con cui è stata realizzata l’opera è l’argilla refrattaria vicentina.
La statuetta è stata ottenuta attraverso una modellazione interamente fatta a mano. In seguito è stata
fatta asciugare in ambiente ventilato e solo dopo posta in un forno elettrico per una prima cottura per
ottenere il cosiddetto “biscotto”. La colorazione dell’opera avviene per sgocciolamento con vetrine e
ossidi metallici. L’ultima fase della realizzazione, dalla quale si otterrà il pezzo finito, è la seconda cottura
in forno con tecnica raku e repentino raffreddamento per ottenere un effetto di forte ossidazione.