La forma particolare del vaso smaltato di bianco, con il suo invaso obliquo, pone una problematica: è
difficoltoso metterci dei fiori, la forza di gravità potrebbe farli cadere. Così nasce l’idea di un vaso non
contenente fiori ma contenuto dagli stessi. I nasturzi si attorcigliano avvolgendo dolcemente l’oggetto,
inondando il vaso e l’ambiente circostante di freschezza e di colore. Con la matita grassa si disegnano
direttamente sul vaso i fiori e le foglie. Vengono impastati i pigmenti con essenza grassa ed essenza di
lavanda e con pennelli di martora di varie larghezze si colora il disegno, lasciando dei cerchi bianchi sulle
foglie per creare successivamente le gocce d’acqua. Dopo aver cotto il vaso a 780 °C, si ricopre la parte
dipinta con il delacco e lo sfondo con il colore verde-nero. Si esegue un’altra cottura sempre a 780 °C per
poi creare le gocce d’acqua e sfumare ulteriormente foglie e fiori. Vengono in seguito dipinti in oro i tre
piedi e il bordo superiore e si esegue un’ultima cottura a 750 °C.