Questo lavoro si ispira ai “recumbenti” etruschi, opere funerarie che rappresentavano le persone sdraiate
su un lato e normalmente scolpite su pietra o alabastro. Visitando il museo di Volterra si possono vedere
decine di queste sculture funerarie di grande impatto estetico. Vivendo in questa parte della Toscana, per
Franco Balducci la cultura Etrusca è una fonte di ispirazione formidabile specialmente in campo ceramico
e scultoreo. Egli traduce questo tema in modo stilizzato e libero partendo dallo sviluppo di una forma
rotonda, vuota al centro con una “trasparenza” che ne alleggerisce il volume. È anche un gioco estetico
di vuoti e pieni sottolineato dalle diverse texture sull’argilla. La forma antropomorfa è solo allusiva e la
testa stilizzata offre una trama che opera come un’ombra e ne nasconde una parte. Per le sue sculture
Balducci usa uno smalto “secco” a base di cenere di legna pigmentato con il cobalto che dà un risultato
molto variabile e quindi concede una parte di imprevedibilità all’opera finale e priva l’artista del “controllo”
totale su di essa. Quest’aspetto è importante nel suo lavoro e arricchisce il fascino della ceramica ad
alta temperatura.