“I sogni che costruiamo sono a volte più grandi della nostra stessa esistenza. Ma questo non rappresenta
un ostacolo o una ragione per fermarci, anzi la forza della speranza, della voglia di realizzare e realizzarsi,
che è intrinseca nel sogno stesso, riesce a dare sempre linfa vitale ai nostri sogni”. Una “macchina”, nata
dalla fantasia e dalla creatività, alimenta la voglia di scoprire, di cambiarsi e di cambiare. Essa costruisce
nuovi progetti, nuovi orizzonti anche quando tutto sembra perduto. La struttura dell’opera è realizzata
tutta in argilla semirefrattaria bianca senza l’utilizzo di sostegni interni. La lavorazione è eseguita interamente
a mano con l’utilizzo di semplici strumenti come stecche di legno e mirette. L’utilizzo di ossidi e
acido occorrono per dare alla superficie un effetto anticato. Il pezzo è cotto in primo fuoco e successivamente
patinato con bitume e cera. Il tutto è stato poi completato con l’inserimento di due sfere in acciaio
al centro e della base in plexiglass.