Il violoncello evoca senza dubbio la figura femminile; è uno strumento che viene abbracciato ed accarezzato
e che restituisce armonie dolci come l’amore, allegre come il sorriso oppure tristi come un pianto,
il tutto vicino all’espressione femminile. È per questo che nella realizzazione di quest’opera Braglia ha
deciso di introdurre l’elemento vetro in modo da costruire sullo strumento una specie di cassa armonica
nella quale si intravedono dei colori che vogliono esprimere le melodie e gli stati d’animo che uno strumento-
donna come questo può regalare. Anche l’opera il “Violoncello” conserva il suo aspetto sabbioso
nonostante sia più dura e pesante della pietra. Come gli antichi vasai, l’artista crea le sue sculture solidificando
la sabbia che è per definizione friabile e incostante. Usati fin dall’ antichità per segnare il tempo che
passa, spazzati anche dal più lieve alito di vento e sciolti anche con poche gocce d’acqua, Mauro Braglia
sa trattare i granelli di sabbia come atomi dando loro coesione e compattezza.