Nelle opere “Gesto Libero” l’autore vuole deliberatamente lasciare parlare la materia, il legno che è scolpito e modellato con raffinata sensibilità. Le forme, prolungamento del mondo naturale, assumono profili che lasciano spazio all’immaginazione umana, un po’ al mito, un po’ alla realtà. I volumi sembrano plasmati dagli elementi naturali, dalla pioggia, dal vento e dallo scorrere dell’acqua. Queste opere danno nuova vita a legni di noce, ciliegio, acero, tiglio selvatico; alberi abitanti del mondo naturale, che si rinnovano attraverso particolari forme. Toni Venzo ricerca l’armonia delle forme, il senso universale della vita e della natura, ne plasma l’essenza tra giochi di chiaroscuri, fino a trasformare la luce in materia, libera, fluida. La consistenza del legno si lega con l’armonia delle linee, fino a fondersi con lo spazio circostante senza forzature, con uno studio sapiente dell’armonia e dell’equilibrio formale. Forme libere, in dialogo con l’osservatore, per portare un messaggio di naturalità ed essenzialità, di ripresa di contatto con la terra e i suoi elementi, di ritorno all’origine. Esse trovano sostegno e slancio su piani di metallo graffiato, alimentando continuità alle linee e quasi come rampe di lancio, sanno raccogliere, sostenere e proiettare in avanti nello spazio.