Uno specchio surreale che riflette sulla confusione che ci circonda e ci coinvolge nel quotidiano contemporaneo. La mancanza di punti di riferimento, l’assenza di regole certe, il peso delle proprie contraddizioni, l’agonia del soggetto che accusa il colpo penetrante non sono istantanei. Il tentativo risanante della stampella è vano, sfuggito dall’appoggio, si china al suo destino rivelandoci il suo contenuto. Contenuto che in certi casi può dissetare o perfino guarire; in altri invece si può consolidare fino a divenire muna prigione umana. L’Illusione non è altro che il procedimento della dissociazione, rompendo i legami tra somiglianza e affermazione, spogliando gli oggetti di funzioni e significati consentiti per suggerire una prospettiva stimolante al di là della razionalità. Una specie di andatura speculare adatta ad indagare sulla natura della rappresentazione, sovvertendo i vettori del pensiero artistico contemporaneo. L’effetto di ambiguità non è ottenuto rispecchiando il sogno o altre espressioni dell’inconscio, ma chiamando in causa la logica del pensiero onirico in maniera artificiosa, che intende provocare uno stupore interiore obbligandoci ad una sosta piena di sospensioni e false verità.