La “Suonatrice di flauto”, realizzata in bronzo con procedimento di fusione a cera persa, è patinata con nitrato
di rame e cloruro di ferro e dorata nel flauto con foglia d’oro. Il tema musicale, caro all’artista, viene
modulato nelle sembianze di suonatrici di flauto, di liuto o di violoncello, in figure singole o in gruppo. È
un elemento iconografico che, con la sua serena immobilità e calcolata eleganza delle posture e dei gesti,
tende a porsi fuori dal tempo, a evocare il rigore assoluto della forma e a divenirne metafora. È proprio
questo rigore che dona grazia e composta piacevolezza alla figura. Il linguaggio figurativo predilige un’elaborazione plastica che si esprime in superfici tese, in un’alternanza di parti sinuose e spigolose, morbide
e dure, nel richiamo alla tradizione classica e nello stesso tempo nell’uso di specchiature cromatiche quasi
puristiche. Nella “Suonatrice di flauto” il movimento, che si unisce alla stasi, rende manifesta una potente
energia racchiusa nell’equilibrio e nel ritmo; la suonatrice possiede “la nobile indifferenza del bello”. Il suo
movimento rilevato in potenza è quasi solamente accennato e proprio per questo espressivo ed efficace.