La forma archetipo dell’uovo nella sua dualità di contenitore-contenuto mette in risalto la ciclicità della
vita, divenendo punto di partenza per riflettere sulla condizione dell’uomo contemporaneo. La realtà
ha un codice che la identifica e la regolamenta in quanto entità (fisica o materiale). In un’epoca piena di
paradossi e caratterizzata da una quantità enorme di dati in cui l’uomo è immerso, egli non è più in grado
di distinguere questo flusso che quotidianamente lo bombarda. Questa situazione privilegia il superfluo
piuttosto che il necessario, rendendo innaturale l’assorbimento dell’esperienze atte a far sì che si costruisca
un pensiero critico e personale. Oggi l’uomo le informazioni deve ricercarle, deve volerle fortemente
e deve coglierle all’interno di questo contenitore che è la realtà. Infrangere questa scorza codificata permette
di ridare una valenza più naturale all’esistenza. L’opera è stata realizzata con la tecnica del colombino,
in seguito ingobbiata e smaltata e cotta a 980 °C.