Quest’opera in legno è stata intitolata “Attesa alla stazione”, metafora dell’uomo che aspetta il suo treno per poter fuggire via da un mondo che sta cambiando troppo in fretta intorno a lui, un mondo in cui egli si è ritrovato catapultato quasi senza averne preavviso e in cui adesso poco si riconosce. L’opera è stata realizzata utilizzando legno listellato, ricoperto con tranciato precomposto di diverse tonalità. La parte superiore, quella che è il busto della scultura, vede l’alternanza di chiaro/scuri a simulare un capo d’abbigliamento che veste la figura. La testa del mobile è invece realizzata in legno massello e si distingue dal resto dell’opera per il suo essere quasi metafisica, immateriale grazie al gioco ottenuto mediante raffigurazioni che si sostituiscono agli elementi del volto: due dune in lontananza rappresentano gli occhi, una capra distesa disegna la forma del naso, una traccia nel terreno simula la bocca. In alcuni tratti si nota un sottile rimando all’arte di De Chirico. Questa scultura, nata anch’essa al fine di unire arte e funzionalità, vede la presenza di diversi scompartimenti che si prestano ad un utilizzo quotidiano, trasformando l’opera in qualcosa che non solo arreda ma che diviene elemento quasi essenziale all’interno della casa.