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Questa spilla si sviluppa come un volume geometrico suddivisibile visivamente in due parti. La prima è una componente realizzata in filamento di plastica inscindibilmente attaccato alla seconda
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Questa spilla si sviluppa come un volume geometrico suddivisibile visivamente in due parti. La prima è una componente realizzata in filamento di plastica inscindibilmente attaccato alla seconda componente, la sua ombra, plasmata in lucido argento. Un’ombra riflettente e bidimensionale che esalta e moltiplica la forma, i colori e la leggerezza della trama minuziosamente tessuta della parte realizzata in polimero. Caratteristica comune a tutte le loro piccole sculture è l’oggettiva evanescenza tangibilmente evidente nelle trame rade dei fili di plastica, ottenute con un gioco calibrato di vuoti e pieni e di proposito sottolineata dai titoli attribuiti ai singoli pezzi. Scarabocchi di carte velina è un esempio di come le due artiste sottolineino la loro volontà di attribuire nomi giocosi e ironici, che emozionino, a tutte le loro creazioni. I loro gioielli suggeriscono spensieratezza e ironia e questa loro visione ludica in fase di progetto si traduce in colori, titoli e forme.