La scultura raffigura un piede nudo che appare essere allo stesso tempo una scarpa: si tratta di un evidente omaggio al grande pittore René Magritte che dipinse un soggetto analogo nel 1937, “Le Modéle rouge”. La scultura non vuol essere tuttavia una riproduzione dell’immagine magrittiana in senso di copia, ma essenzialmente vi si ispira trasfigurandone il soggetto e attribuendogli nuove valenze simboliche. Già nel titolo, “Accattone”, s’intuisce il riferimento ad una condizione di difficoltà che spesso riduce la vita a mera sopravvivenza. Qui il piede, reso con efficacia naturalistica, prosegue la sua forma nella verticalità di una gamba che diviene stivale, come mostrano i fori in cui scorre una vera stringa da scarpe. L’ambiguità della forma che si apre al di sopra del piede, per terminare alla sommità con una sorta di vuoto, quasi una piccola “finestra”, ci invita a leggere oltre l’elegante ironia surreale e a coglierne invece il senso più poetico: quell’apertura insinua un sottile ma chiaro barlume di speranza. “Accattone” è realizzato in legno di cedro del Libano e stringa di corda, ricavato da un blocco unico, con l’utilizzo di sgorbie e levigatrice.