Questo bracciale alla schiava, appartenente alla collezione Geometrie e nato in abbinamento ai vestiti di Macrimos per la sfilata di dicembre 2012 è realizzato completamente a mano in filo d’argento 925 bagnato nell’oro, cristalli Swarovski e pietra di luna. In netta antitesi con l’idea del classico bracciale alla schiava, rigido e forte, una rete dorata a maglia larga, morbida e luminosa dà forma a un cerchio che rappresenta l’equilibrio dell’essere e non più il simbolo delle catene. La sovrapposizione dei due estremi del bracciale, che si sfiorano senza incontrarsi, è l’immagine delle scelte della vita, un bivio sottile al quale nessuno può sottrarsi che ancora una volta distanzia il bracciale dall’idea di schiavitù e impotenza. Una nuova idea di bracciale che si adagia morbido sul braccio non per intrappolarlo ma per esaltarne la bellezza. Le gemme colorate rappresentano gli attimi felici di un’esistenza e i vuoti creati dall’intreccio che le sorreggono, le occasioni mancate.