‣ OPERA VISTA ‣ 1215 volte
‣ CATEGORIA‣ Pittura > Matite / Pastelli
‣ INFO‣
Armando Nigro nasce a Catania nel 1969, vive ad Avola in provincia di Siracusa dove lavora. Sin dai primi esordi in esposizioni collettive consegue premi con apprezzamenti critici tra cui Sgarbi,
... leggi tutto
Armando Nigro nasce a Catania nel 1969, vive ad Avola in provincia di Siracusa dove lavora. Sin dai primi esordi in esposizioni collettive consegue premi con apprezzamenti critici tra cui Sgarbi, Paolo Levi, Melinda Miceli. Premiato in ordine di tempo: Premio artista dell’anno 2017 Cefalà Diana, Palermo, Attestato d’arte Salerno con direzione artistica Sgarbi, Concorso Expertise Certificato di autenticità di Paolo Levi, all’opera “Sguardo Barocco”, Benemerenza artistica anno 2018, Prima Collettiva d’Arte a Palermo capitale della cultura 2018. Secondo classificato per la sezione Arti visive del Certamen Internazionale Letterario e Artistico sulle Cattedrali, indetto dal Critico d’arte Melinda Miceli tra 50 partecipanti con l'opera iperrealista dal titolo, “Scroscio del barocco" realizzata con tecnica mista matita su tela e colori ad olio. Vincitore della sezione disegno a International Art Prize Giotto con l'opera “Guardami : "Per il pathos scenico e l'attualità iconica fissata nel prodigioso disegno". L'artista che è anche uno degli artisti fondatori del Certamen è curato da tale organizzazione e da qualche tempo è alla ribalta della critica come una delle maggiori promesse dell'arte siciliana.L'opera “Sensi” è stata presentata all'evento catalogo virtuale 2020 sulla pandemia "AMORE contro MORTE" organizzato a livello internazionale da Luz Cutural e Arts direct, con i patrocini morali di Enciclopedia d'arte italiana, Templari Federiciani, Explorer of art, Globus magazine, Sarno citta'Festival. Direttore artistico onorifico dott.ssa Melinda Miceli critico d'arte e giornalista.
Per la capacità artistica comunicativa della rappresentazione rivela la sua unicità nel raffigurare una corripsondente egizia del noto occhio di Horus e dimostra lo stesso tempo l'incontestabile esistenza di una civiltà evoluta ed Arcana, dove i cinque sensi sono facoltà dell'anima, il cui numero non deve essere considerato assoluto o definito. Il confine tra i sensi nella struttura della figurazione si fa relativo nell'avvilupparsi e nel voler mostrare come ogni senso è connesso con uno dei sette piani della manifestazione; l'udito al piano fisico, il tatto all'astrale, la vista al mentale, il gusto all'intuitivo, l'olfatto allo spirituale, ma pervade tutti gli altri sensi, che dunque stanno su tutti i piani. I sensi sono vie di accostamento spirituale ai vari aspetti della manifestazione divina nei mondi dell'evoluzione umana, altrimenti sigillati ed ignoti all'esperienza dell'anima, permettendo così di distinguere il reale dall'irreale. Horus era il dio falco, colui che primeggiava su tutti gli altri. Nel periodo più antico Horus fu anche dio della caccia, della bellezza, dell’arte, della profezia e della musica ed in tempi più recenti, dopo l’assimilazione completa con il dio Ra, era diventato il dio del cielo. L'occhio destro rappresentava il sole mentre quello sinistro rappresentava la luna. L'opera rievoca il tema del risveglio delle città fantasma di oggi, dove il tempo si è fermato e gli abitanti immobili nell fissità temporale hanno dovuto lasciare le loro occupazioni all'improvviso. Nelle nostre ghosts towns solo l'occhio del cielo può aprire visioni cosmologiche dando ai mortali un barlume di Conoscenza per ritrovare attraverso “tutti i sensi” quella parte a cui la mente umana confusa e smarrita ha sempre mentito.
Dott.ssa Melinda Miceli critico d'arte