“Avvolta dal mistero” rappresenta la donna in senso generico avvolta da una fascia che copre il volto rendendolo misterioso, senza identità, come una crisalide che si libera del suo bozzolo per mostrare tutto il suo splendore di farfalla. Il motivo della fascia, omologabile alla spirale, è il filo conduttore della ricerca artistica di Gaspari. La fascia non denota, nelle sue opere, il semplice registro del biomorfo, ma piuttosto realizza soluzioni concettuali dove la componente della ricerca armonica ed estetica non neutralizza la speculazione intellettuale più propriamente astratta. Sono fasce percorribili con lo sguardo, che ci suggeriscono un’idea dinamica e pioneristica di movimento, capaci di proiettare la percezione visiva al limite estremo di un confine spaziale inesplorato e di fatto sconosciuto, sia nella direzione macroscopica dell’infinito che in quella microscopica del finito. Un confine che ci mostra allo stesso tempo una sottile “inversione” per cui la forma della materia tende ad illustrare, di volta in volta nelle diverse soluzioni plastiche, un suo corrispettivo codice e funzionamento intrinseco.