Questa scultura è realizzata completamente a mano con la pietra della Majella, utilizzando vari utensili
quali scalpelli, martelli, flex e raspe varie. Si ispira e prende spunto dai Giochi del Mediterraneo organizzati
a Pescara nel 2009, durante i quali la città è stata protagonista di un incontro tra i partecipanti di differenti
nazioni ognuno dei quali portava con sé le proprie origini e la propria cultura. “Nella spirale della vittoria”
rappresenta appunto la celebrazione della vittoria, intesa non solo dal punto di vista prettamente prestazionale:
questa mostra una visione del successo del tutto personale dell’artista (peraltro da sportivo
ancora praticante). I Paesi partecipanti all’evento sportivo si incontrano al centro del Mediterraneo, e
avviene uno scambio culturale di vari popoli, una fusione di diverse etnie, l’unione di tanti colori politici, un
continuo scambio di idee e un confronto fisico. Questa potenza genera una spirale che a sua volta genera
la vittoria, la vera vittoria, elegante, forte ma serena, senza doppie facce.