Scultura in bronzo, in pezzo unico 1/1, che raffigura una luna avvinta da corde prive di ancoraggio. Questo soggetto vuole esprimere l’immagine di una vita che non ha più legami e trascina con sé le corde che la tenevano legata a terra, mentre inizia a prendere il volo. I suoi crateri simboleggiano i segni lasciati dagli eventi e dalle esperienze. Ci si sente “senza àncora” quando si avverte la sensazione di essere privi di sicurezze di fronte alle avversità, ma bisogna iniziare ad essere consci delle proprie capacità, senza aver paura di affrontare ciò che aspetta ognuno. Non é una visione negativa dell’esistenza poiché, quando si sarà trovato il giusto approdo, si potranno di nuovo fissare ben strette le funi ad esso. L’originalità di questa opera è legata soprattutto alla difficile realizzazione del modello: un volume importante sorretto da tre corde sottili. La complessa esecuzione è resa possibile grazie alla buona conoscenza da parte dell’artista del lavoro di formatura e della tecnica di fusione a cera persa.