È una scultura illuminata, realizzata da un unico blocco di pietra calcarea della Valle d’Itria (Puglia), scavata e lavorata interamente a mano. In essa si fondono tradizione e sperimentazione: la pietra è celebrata per il suo candore e la sua durezza, affrontando il tema della permanenza delle forme classiche nella modernità. La lavorazione è eseguita interamente a mano, mediante l’utilizzo di attrezzi tradizionali quali scalpellini e raspe, personalizzati dall’autore al fine di ottimizzare la realizzazione dei decori e dei trafori fitomorfi. I disegni geometrici, le aperture irregolari e l’illuminazione creano effetti suggestivi, conferendo leggerezza e armonia. Ogni decoro rispecchia un’idea dell’autore e non è affatto casuale: tutto rientra in un disegno che è ben definito e che si evolve solo nella sua mente. In una sfida continua con se stesso, l’autore si spinge a raggiungere spessori difficilmente realizzabili con un materiale così duro qual è la pietra calcarea che, nelle sue mani, sembra divenire duttile. Le forme arrotondate e armoniose si ramificano lungo tutta la lampada, allargandosi verso l’estremità superiore dove esplodono in decori senza soluzione di continuità.