L’opera “Cristallo nero” nasce dalla necessità di dar voce ad un soggetto che racchiuda in sé la dualità tra
forza e delicatezza. Il soggetto femminile, rappresentato in chiave simbolica e privo di orpelli stilistici, è
caratterizzato da linee sinuose e dalla morbidezza delle forme. Si sviluppa nello spazio assumendo una
posa contemplativa e uno sguardo che sembra voler guardare un’ipotetica lontananza, creando con l’interlocutore un rapporto di tensione vibrante. La colorazione data all’opera, un mordente scuro e pastoso,
è stata scelta per le sue prerogative di calore ed eleganza formale, a voler suggerire il raccoglimento
intimo del soggetto. È stato scelto il cristallo come riferimento alla purezza e all’incorruttibilità del minerale,
che può comunque contenere al suo interno fratture che ne compromettono l’integrità. Così come
il cristallo, la femminilità ci può apparire forte e risoluta nell’aspetto esteriore, ma può essere lacerata
interiormente da fragilità e malinconie irrisolte.