L’opera “Tracciati 53” si ispira al tronco degli ulivi. L’artista ha cercato di lasciare più materia possibile allo
stato naturale (grezzo) senza aggiungere smalti o fritte, perché il gres vetrificato assomiglia come colore
al legno di ulivo. C’è la volontà da parte di Boccini di lasciare in sospeso la sua creazione; una sorta di opera
che verrà finita in un secondo momento, come se l’evoluzione fosse iniziata ma non ancora matura e
terminata. Il gioco di colori iridescenti e brillanti contrastano con il corpo vivo e opaco, portando l’opera
in una dimensione diversa. I fili di rame in verticale toccano e avvolgono le fasce bianche disposte solo in
alcune parti come se lasciassero tracce che un giorno, forse lontano, per effetto della naturale ossidazione,
muteranno il loro colore virando sulle tonalità verdi e forse completeranno quello che l’artista reputa
il suo concetto di opera.