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Il cappello tra arte e stravaganza

Inizio evento 03.12.2014 | Fine evento 08.06.2014


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Il cappello tra arte e stravaganza

A seguito del grande successo di pubblico e di critica la mostra Il cappello tra arte e stravaganza  che ha luogo dal 3 dicembre scorso presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti e doveva terminare il 18 maggio sarà prorogata fino a domenica 8 giugno.
 
 
Si tratta della prima mostra monografica dedicata al cappello, le cui collezioni, patrimonio del museo - ascrivibili alla generosità di molti donatori - ammontano a oltre mille unità custodite solitamente nei depositi, di cui soltanto una parte sarà destinata alla mostra. 
Pur prevalendo esemplari di note firme di casa di moda fra cui Christian Dior, Givenchy, Chanel, Yves Saint Laurent, John Rocha, Prada, Gianfranco Ferré e celebri modisti internazionali del presente e del passato come Philip Treacy, Stephen Jones, Caroline Reboux, Claude Saint-Cyr, Paulette, è anche la prima volta che sono presenti in esposizione manufatti di modisterie italiane e fiorentine, di alcune delle quali si conosceva appena l’esistenza.
 
 
Caroline Reboux (1942-1943 circa)
 
Ed ecco che il cappello diviene ‘opera’ d’arte, con una sua armonia estetica cui contribuiscono la conformazione ‘scultorea’, la componente cromatica e la raffinatezza ornamentale.
Scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini: «È il cappello mutevole e soggettivo, il cappello “opera d’arte”, il cappello “oggetto di design” del Novecento e del terzo millennio, quello cui si rivolge l’attenzione di questa mostra». Un cappello che, come la Direttrice della Galleria del Costume di Palazzo Pitti Caterina Chiarelli sottolinea, può essere studiato da un punto di vista storico - artistico ma può anche essere interpretato sotto un profilo puramente estetico, prendendosi così la libertà di formulare giudizi o esprimersi mediante aggettivi omnicomprensivi quali bello, fantasioso, fantastico e divertente.  Sulla finalità didattica prevale in mostra quella ludica e questo è il messaggio che desideriamo lanciare e di cui scrive Katia Sanchioni.
 
 
Yves Saint Laurent (collezione HC autunno/inverno 2002)
 
 
Clemente Cartoni (1955 circa)
 
La mostra annovera importanti prestiti di Cecilia Matteucci Lavarini, collezionista privata di haute couture nonché illustre donatrice della Galleria del Costume, che si caratterizzano nel percorso per valore, gusto e stile. Questa è anche l’occasione per esporre gli straordinari bozzetti realizzati appositamente dal Maestro Alberto Lattuada e per riproporre all’attenzione gli esemplari creati da Clemente Cartoni, celebre modista romano degli anni Cinquanta-Sessanta.  
 
 
Clemente Cartoni (1965 circa)
 
Alla realizzazione della mostra, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti con Firenze Musei, ha contribuito Il Consorzio Il Cappello di Firenze (Angiolo Frasconi,  bettina®-Raffaello  Bettini,  Luca  della  Lama prodotto e  distribuito da  Facopel  Produzione,  Grevi, Corti by Cleò, Marzi Cappelli Firenze, Nanà Firenze by Mazzanti Piume, Luigi & Guido Tesi, Soprattutto… Cappelli, Trendintex, Memar, Fratelli Reali & C spa, Santelli Francesca, Inverni Firenze 1892, Michelagnoli Giuseppe & Figli, Ambuchi & Bandinelli) di cui sono esposti alcuni fra gli esemplari più caratteristici delle principali aziende toscane della manifattura del cappello, eredi dell’antica lavorazione artigianale del Cappello di Paglia di Firenze.
 

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