Giovani, studenti, appassionati d’arte e di cultura, startupper, talenti della rete, che abbiano compiuto i 18 anni di età, ma anche centri di ricerca, associazioni, cooperative sociali e fondazioni, possono vincere un milione di euro per realizzare il loro progetto. Basta partecipare a “ARS. Arte che realizza occupazione sociale”, il concorso che ricerca la migliore idea per creare nuovi posti di lavoro giovanile, valorizzando gli enormi giacimenti artistici che tutto il mondo ci invidia. L’annuncio è stato dato il 3 dicembre scorso a Milano in occasione del convegno “Bellezza che vive. Stati Generali del Volontariato Culturale”, promosso dalla Fondazione Italiana Accenture e il mensile no profit Vita.
“Questa iniziativa è un esempio importante della mission della Fondazione Italiana Accenture. – dichiara Diego Visconti, che ne è Presidente - Siamo convinti che il Terzo Settore abbia un alto potenziale per contribuire allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, a condizione che si cerchi di fare più sistema tra i molti soggetti che lo compongono, usando maggiormente competenze gestionali qualificate e ricorrendo di più alle nuove tecnologie. Abbiamo alcuni casi di eccellenza come l’impegno di associazioni quali il FAI e il Touring Club e l’attuale iniziativa di restauro del Colosseo sponsorizzata da Diego Della Valle. Come Fondazione vorremmo che questi esempi divenissero elementi qualificanti e diffusi del modello di sviluppo italiano”.
Per contribuire a liberare le potenzialità del Terzo Settore, la Fondazione Italiana Accenture ha creato nel 2010 la piattaforma partecipativa
www.ideaTRE60.it per far sì che l’intelligenza collettiva dei talenti della rete sia messa in grado di progettare servizi innovativi e competitivi, economicamente sostenibili, scalabili e replicabili e quindi capaci di creare occupazione sociale. Specularmente www.ideaTRE60.it mette in grado le aziende di dialogare con la parte più talentuosa del web 2.0 attraverso lo strumento delle call for ideas in un ambito costruttivo e propositivo. Dopo sei concorsi all’attivo, che hanno visto la partecipazione di circa 1.200 persone e l’invio di 600 idee progettuali, è la volta oggi di “ARS. Arte che realizza occupazione sociale”, aperta fino al prossimo 25 marzo 2013.
“La Fondazione ha scelto di focalizzarsi sul patrimonio artistico nazionale – dichiara Bruno Ambrosini, Segretario Generale – perché è un asset che costituisce un vantaggio competitivo oggettivo e riconosciuto a livello internazionale. A questo si aggiunge il fatto che il nostro patrimonio appare evidentemente ad alto potenziale per la creazione di posti di lavoro attraverso lo sviluppo di servizi economicamente sostenibili. Questo settore può mettere in movimento una gran quantità di filiere, dall’industria turistica di qualità, alle produzioni artigiane, fino all’edilizia di riqualificazione, solo per citare alcuni esempi”.
Senza dimenticare che la gestione del patrimonio artistico e dei servizi a esso correlati vede già una forte presenza di organizzazioni del Terzo Settore ed è quindi un ottimo terreno per aggregare terze parti, favorendo il cosiddetto ‘fare sistema’ all’interno e all’esterno di questo mondo. Il concorso è, infatti, aperto a centri di ricerca, associazioni, cooperative sociali e fondazioni che operano nel mondo dell’arte e della cultura, ma anche giovani studenti, appassionati d’arte e di cultura, startupper, e comunque tutti coloro che vogliono mettere in gioco, attraverso la Rete, talento, creatività e professionalità.
Le risorse destinate all’organizzazione no profit che realizzerà l’idea vincitrice prevedono una dotazione in contanti fino a 700.000 euro e 300.000 euro in attività pro bono messe a disposizione da Accenture per la finalizzazione dei business plan da parte dei suoi consulenti.
“Molti e ambiziosi sono i risultati che ci aspettiamo da questo progetto innovativo. Innanzitutto la creazione di posti di lavoro per le nuove generazioni, senza dimenticare l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del Terzo Settore, aggregando e integrando le iniziative già esistenti e quelle che nasceranno, utilizzando e ingegnerizzando tecnologie e processi, favorendo una maggiore efficienza ed efficacia dell’intero sistema, dando così un supporto sempre maggiore al Paese” – conclude Diego Visconti.