SELECT p.id as id, p.fk_id_user, p.fk_category, DATE_FORMAT(p.data, '%d.%m.%Y') as data, DATE_FORMAT(p.data_inizio, '%d.%m.%Y') as data_in, DATE_FORMAT(p.data_scadenza, '%d.%m.%Y') as data_out, p.data_inizio, p.data_scadenza, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_titolo,'it','it') as titolo, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_abstract,'it','it') as estratto, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_text,'it','it') as corpo, p.url_picture, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_mk,'it','it') as metakey, TXT_GET_MESSAGE(p.txt_md,'it','it') as metadesc, c.cat_it as cat FROM ar_posts p INNER JOIN ar_posts_categorie c ON p.fk_category = c.id WHERE p.published = 1 AND p.id = 0000000447
demo
ITA | ENG

Artistar - logo
demo

I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia

Inizio evento 17.09.2016 | Fine evento 14.01.2017


articoli pubblicati: 0
opere pubblicate: 0

I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia

Da mare a mare, anzi da Oceano a Laguna, lungo percorsi che si sono dipanati, intrecciati, fusi in giro per l’Europa. Questa è la grande avventura d’arte che descrive l’affascinante mostra che Giandomenico Romanelli ha deciso, su invito della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di raccontare al pubblico di Palazzo Roverella, a partire dal 17 settembre 2016.



Già il titolo “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia” offre l’idea di un percorso di colori e di emozioni; unitario eppure variegato, fitto di storie che sono diventate leggende, anticipatore di tendenze e di mode. E non solo nel campo dell’arte.
Un centinaio di opere, molte conosciute, altre da scoprire, quattro grandi “isole” e tanto, tanto colore. Sarà una mostra di emozioni. E di storie intense. Storie di artisti in fuga, da città, da legami, da loro stessi, in molti casi. Che trovano rifugio in riva al mare, quello potente della Manica o quello dolce e casalingo della Laguna veneziana. Quasi fossero alla ricerca del valore purificatore dell’acqua e degli elementi naturali.



A Pont Aven, sulla costa della Bretagna, Paul Gauguin giunse nel febbraio del 1888. Vi era già stato per un breve soggiorno due estati prima. Il sodalizio con Van Gogh nel frattempo era finito, l’olandese aveva scelto il sud della Francia, lui la Bretagna. Qui si era andato formando un eden primitivo e quasi incontaminato, popolato da una comunità internazionale di giovani artisti che, dipingendo spesso insieme, traevano ispirazione dal paesaggio e dalle loro comuni esperienze e riflessioni.



Alla loro ricerca sottendevano tensioni intellettuali. Molti cercavano la semplicità, nella vita così come nell’arte. Una semplicità fortemente creativa, decantata dai fumi tardo-impressionisti, tesa all’essenziale. Profeti di un nuovo che attingeva ad un primigenio, all’essenza. Pur in una visione assolutamente soggettiva della realtà e della natura essi cercavano anche di coglierne i significati simbolici nascosti.



Il linguaggio espressivo e antinaturalistico del gruppo entrò anche in contatto con le poetiche del primitivismo e dell’esotismo assai in voga nell'Europa di fine Ottocento. Confluì in varie correnti artistiche e ne influenzò nascita e caratteri.
Su tutti spicca l'esperienza parigina dei Profeti, o meglio Nabis, dall’antico ebraico. Fu una stagione straordinaria: essa segnò davvero la nascita dell'arte moderna. Liberi dal naturalismo e dalla 'imitazione' della realtà, i Nabis crearono un linguaggio pittorico nuovo: colori intensi, profili marcati, rinuncia al dettaglio, esplosione di emozioni violente. Sarà una pittura sintetica ed elementare, frutto di una semplificazione fino all'essenziale (donde la definizione di Sintetisti per un gruppo di loro). Da questa visione uscirà l'esperienza dei Fauves e via via sino all’Art Nouveau, all'Espressionismo e all’astrazione.



Questi stimoli innovativi contaminarono l’Europa, senza tralasciare l’Italia. Ed è proprio sul versante nazionale che si concentra la seconda parte di questa magnifica rassegna.
La “stagione bretone” dell’arte italiana tra gli anni ’80 dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo è ben individuabile. La si incontra in diversi artisti, o meglio in precise fasi della loro produzione.
Sono pittori che in molti casi hanno vissuto a Parigi e che nella capitale francese, o comunque oltralpe, hanno acquisito caratteri e cadenze linguistiche di inequivocabile qualificazione gauguiniana a Pont–Aven.



Non a caso la rassegna continua con Gino Rossi e la sua Burano. Rossi, uomo e artista pregno di illuminazioni e di tenebre, “straordinario campo di forze, di polarita’, di tensioni, di urgenze e di riflessioni”. E, con lui, il grande Arturo Martini e il gruppo gravitante su Ca' Pesaro.



Gauguin e Rossi, due storie lontanissime eppure vicine: il primo conquistato, catturato e tragicamente sedotto dai paradisi tahitiani, il secondo scivolato in un fulminante itinerario sin dentro i gironi d’inferno di un manicomio di provincia.
Eppure capaci, entrambi, di una pittura dove la semplicità è purezza primigenia e insieme ingenuità, affinamento alchemico e traduzione di un pensiero filosofico cristallino, lucido e tragicamente fragile.



L'ultima parte della rassegna è un grande capitolo dedicato agli eredi di questo universo artistico. Il Sintetismo, calato nella nuova sensibilità borghese e moderna grazie a protagonisti come Paul Sérusier, Emile Bernard, Paul Elie Ranson, Maurice Denis e gli svizzeri Cuno Amiet e Felix Vallotton (presenti in mostra con celebri capolavori), vive una stagione straordinaria anche in Italia: Gino Rossi, Felice Casorati, Oscar Ghiglia, Cagnaccio di SanPietro, Mario Cavaglieri.
Sarà una scoperta per molti poter leggere sotto una nuova luce e grazie a un insolito e rivelatore punto di vista opere e artisti in grado di affacciarsi senza complessi d'inferiorità sul palcoscenico dell'arte mondiale in anni di rivoluzionarie esperienze culturali e morali.



Durante la mostra sarà inoltre visitabile Palazzo Roncale, proprio di fronte a Palazzo Roverella, prestigioso palazzo del cinquecento in cui sono esposti i capolavori della Collezione Centanini recentemente donati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un’occasione, gratuita per il visitatore, per poter ammirare 5 secoli di storia dell’arte veneta e italiana.



La mostra sarà visitabile fino alle ore 16 a Rovigo, Palazzo Roverella

MORE INFO

forse ti interessano...

Pittura Futura Ipotesi pittoriche di future visioni

Il progetto espositivo Pittura Futura ideato, presenta un gruppo di giovani artisti selezionati ...leggi


Stage per Giovani Curatori

Marisa Merlin, curatrice di RicCAA, Biennale Internazionale di Arte e Design istituisce uno Stage ...leggi


Scognamiglio Gioielli dal 1980

La nuova collezione di Aniello Scognamiglio dedicata all'uomo, è incentrata su una figura moderna, ...leggi


La linea sottile tra il gioiello e la scultura.

La mia ricerca di espressione concettuale legata ad aspetti figurativi continua ad evolversi, ...leggi


Filippo De Pisis

ECLETTICO CONNOISSEUR FRA PITTURA, MUSICA E POESIA. Mostra a cura di Elisa Camesasca, Paolo ...leggi


Emanuele Leonardi

Le esperienze di Emanuele Leonardi con Artistar Jewels 2016 e 2017 hanno rafforzato la validità ...leggi


Interviewing YJ Lin

The studio portrays sisterhood strengthened with love of jewelry. Yi-Chen, based in NYC, received a ...leggi


“Ierofanie Vegetali” di Giulia Dall’Olio

“Quando ho bisogno di ricreare me stesso vado in cerca della foresta più buia, della palude più ...leggi




I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte di Artistar.it Ulteriori informazioni