In genere i musei più belli del mondo sono quelli cui si ispirano i registi e i romanzieri per le loro opere: basti citare Belfagor - Il fantasma del Louvre o la Mary Beton descritta da Virginia Woolf, che aggirandosi tra gli scaffali del British Museum dà il via a Una stanza tutta per sé.
A volte, però, accade anche il contrario.
Il Museo dell'innocenza di Pamuk ci conduce infatti attraverso i sentieri di un’ossessione amorosa, quella di Kemal per la giovane Füsun. Per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, Kemal inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi, a cominciare ovviamente dall'orecchino che lei perse la prima volta che fecero l'amore insieme, "il momento più felice della mia vita". Così, proprio per riconquistare quell'attimo perduto nel tempo, Kemal assembla, oggetto dopo oggetto, una collezione che, agli occhi del mondo, non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiede all'amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell'innocenza. E lo scrittore lo accontenta, scrivendo un libro che conquista i lettori di tutto il mondo. Da quel libro, pubblicato in Italia da Einaudi, è nato però qualcosa di più: il progetto di un museo reale a Istanbul - nel vecchio palazzo dove "abitava" Füsun- un museo nato dalla forza dell’immaginazione e ormai visitatissimo dai viaggiatori che arrivano nell’unica città del mondo che si divide tra due continenti e che ha avuto tre nomi illustri nel corso dei secoli: Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul.
Per raccontare questo museo e questa storia d’amore, il 7 e 8 giugno (proprio nei giorni in cui Pamuk festeggerà il suo compleanno) arriva al cinema ISTANBUL E IL MUSEO DELL’INNOCENZA DI PAMUK. Quando l’immaginazione diventa realtà diretto da Grant Gee, una produzione Hot Property Films in coproduzione con Illuminations Films, Venom, In Between Art Film e Vivo film e in associazione con Finite Films e con ARTE France-La Lucarne, distribuito Nexo Digital come appuntamento conclusivo del ciclo della Grande Arte al Cinema (l’elenco delle sale su www.nexodigital.it).
Non solo a Istanbul l’immaginazione di un grande scrittore è diventata dunque parte integrante dell'immagine stessa della città, ma una delle storie immaginate da Pamuk ha dato origine a un luogo fisico, a un museo vero e proprio da visitare ed esplorare con tutti i nostri sensi. Un tesoro nel cuore di Istanbul: una storia di collezionismo e amore, la celebrazione del potere dell’immaginazione di plasmare la realtà che ci circonda.
Spiega Franco di Sarro, amministratore delegato di Nexo Digital: “Questo è un film strabiliante e penso che la stagione della Grande Arte al Cinema non potesse concludersi in modo più sorprendente: intrecciando cinema, letteratura e arti visive. In questi mesi abbiamo portato sul grande schermo le storie dei pittori più amati, da Leonardo da Vinci a Goya, da Monet a Renoir, e alcuni dei musei più importanti del mondo. Siamo stati nella Firenze rinascimentale e abbiamo scoperto gli Uffizi, ci siamo immersi in quel Tempio di meraviglie che è il Teatro alla Scala di Milano, abbiamo riscoperto le magnifiche collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo ed esplorato i tesori delle Basiliche Papali di Roma. Ora, con ISTANBUL E IL MUSEO DELL’INNOCENZA DI PAMUK, ci spingiamo ancora oltre e ci interroghiamo sull’arte del collezionismo e sulla cultura turca raccontata dal Premio Nobel che ha dato vita al primo romanzo nella storia della letteratura… che è anche un museo vero e proprio”.