BIO:
Vincenzo Caiella, breve autobiografia: sono molisano di nascita (1961), ma salernitano di adozione. Ho iniziato da adolescente le prime esperienze pittoriche, ma a 20 anni altre priorità hanno preso il posto dell’arte. Ho iniziato a lavorare in fabbrica e mi sono sposato, a 27 anni ho vinto il concorso nella Polizia Municipale di Salerno e a 37 ho affrontato gli studi universitari che avevo interrotto in gioventù, a 41 mi sono laureato in informatica e in seguito ho vinto il concorso per Ufficiale, in pratica ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato, ma è stato in quel momento che mi sono reso conto che mi mancava qualcosa, ma cosa? Una sera d’inverno dell’anno 2010, in modo del tutto spontaneo osservo il volto di un attore su una rivista appoggiata sul tavolo, ho preso una matita e l’ho disegnato su un foglio A4. Ho ripreso a disegnare. Ho avuto la fortuna di avere una figlia pittrice e ceramista, laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli, che mi ha consigliato il disegno dal vero e alcuni suoi libri univeristari, li ho letti tutti, anche quelli che non mi aveva consigliato. Ho ripreso il mio percorso artistico precocemente interrotto imparando e sperimentando nuove tecniche realizzando una serie“astratta” che conquista apprezzamenti e che è stata esposta ininterrottamente per due anni (2012 e 2013) presso il Mythos nel Centro Storico di Salerno. Dal 2010 la mia ricerca artistica non si è più fermata confermando l’artista che sono e che nessuno immaginava. Dopo il periodo “astratto” ho scelto il figurativo con una tecnica pittorica tutta mia, molto particolare e molto apprezzata, con la quale ho realizzato una serie di opere dal titolo “Baci, abbracci e tatuaggi” e subito dopo, sempre con la stessa tecnica, ho realizzato la serie “Respiri”. Poiché ritengo che nell’arte non possono esistere limiti o remore, ho iniziato ad utilizzare tecniche più tradizionali alternando acrilico e olio, a volte utilizzandoli insieme, rappresentando soggetti anche inusuali come lo sport o personalissime prospettive della mia città. Tra Salerno e Napoli ho realizzato alcune personali e partecipato a numerose mostre, tra le quali la Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno.
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