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Gianfranco Genoese
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ISCRITTO DAL: 03.06.2014
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dove mi trovo:
Corigliano d'Otranto Lecce



BIO:

Nasce a Motta San Giovanni il 10 0ttobre 1950.. Professore di   Educazione Artistica ad Ivrea, per oltre 37 anni educa  generazioni di ragazzi  ad amare e rispettare la natura arrivando con il  colore là dove non arriva la parola . I sogni, l’immaginazione, la voglia di dire con i colori , il confronto con i grandi del passato e del  recente presente lo hanno impegnato  totalmente durante questi lunghi anni.    Adesso,  da qualche anno, abita a Corigliano d’Otranto , uno dei tanti  paesi del Salento,  e   il suo viaggio nell’arte continua sulla tela . La piazza, ecco la tematica intorno a cui gioca la sua fantasia , attingendo a quelle zone profonde della psiche inesplorabili persino dall’io che se ne fa portavoce….non sta qui forse  la radice del “bello”….la “bellezza” che salverà il mondo?    Piazza del Popolo di Muro Leccese, non è meno bella di Piazza Capece di Maglie, o delle piazze che per prime si sono poste alla sua  attenzione, da Sogliano a Melpignano, a Lecce, o a quelle che stanno ancora nel “non leggibile” palinsesto  della sua fantasia.   Le piazze …., dove, fino a qualche tempo fa la gente si riuniva per trattare gli affari o semplicemente per scambiare quattro chiacchiere, e che oggi sono vuote, sebbene lustrate a nuovo con interventi architettonici di discutibile effetto, che smentisce l’intenzione di restituirle all’antico splendore, dandoci una visione surreale, di una bellezza fredda, come di un oggetto esposto in una vetrina, che fa bella mostra di sé, ma di cui si ignora la funzione. Non c’è splendore senza vita…..e la vitalità di un tempo non è restituibile ….nè i luoghi, né le forme della socialità contemporanea, pur nella globalità dell’espressione e nella tempistica ,esauriscono il congenito istinto del contatto umano.   Ecco le sue piazze…..vuote di umanità, testimoni di un tempo passato, memoria  di azioni solo per cui noi siamo, figli ed eredi di chi ha costruito pensando, agendo, lasciando un segno, tracciando una via…   Ciò che è costante nelle sue piazze è il cielo, sempre terso all’orizzonte, anche quando all’azimut è solcato da nubi raramente minacciose, nubi talora dall’aspetto zoomorfico (il cielo a pecorelle) che ne esalta la natura di contenitore del tutto .   Esposizioni internazionali di arte contemporanea:   Spotorno 2009                  Spazio esposizioni  Spotorno;   Milano 2009                       galleria Il Borgo;   Nizza 2009                          Villa Magdalena; Milano 2010                     galleria Zamenhof;   Sogliano 2012                    Palazzo Comunale.




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