BIO:
Da sempre si è impegnato e ha lavorato sul concetto di leggerezza, fino a scrivere e a pubblicare nel 1990 un manifesto inerente, insistendo sull’arte leggera e sulla sua importanza nella cultura contemporanea. La Fondazione Cini di Ferrara, il Museo d’Arte Contemporanea di San Marino, il Premio Suzzara, la Casa di D’annunzio a Pescara, il Palazzo Ducale a Urbino, il Palazzo Tozzoni a Imola, la Galleria d’arte Moderna a Bologna, Piazze e vie pubbliche ed altre sedi private e pubbliche hanno ospitato opere e esposizioni personali di Giacomo Cavina dedicate all’arte leggera o alle sue conseguenze. I musei civici di Villa Paolina a Viareggio, Le scuderie del Quirinale a Roma, Palazzi pubblici a Venezia e Viterbo, la Gam di Parigi hanno ospitato ultimamente opere neo fluxus. Molti cataloghi, articoli e riviste specializzate hanno parlato di lui. Attualmente ha uno studio in Italia e uno in Argentina in una grande Fondazione per l’arte.
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