Sceglie di frequentare una scuola tecnica poiché l’università, a quel tempo, gli era preclusa per motivi economici. Si diploma “controvoglia” perito tessile, anche se aveva attitudine e interesse per la letteratura e la storia. I suoi strumenti di lavoro diventano così qualche centinaio di piccole matassine colorate che gli sono compagne fedeli per tutta la vita. Lasciata l’attività di responsabile dello stile e della collezione di un’azienda, ma pur sempre intimamente stimolato di creatività, cerca ancora di manifestarla in qualche modo esteriormente con proposte varie. Brevetta una cravatta particolare venduta in tutto il mondo. Partecipa a concorsi di letteratura riscuotendo una buona accoglienza. Nello stesso tempo pubblica alcuni volumi e in parallelo sente anche il desiderio di rivestire e rinnovare con i suoi colori le vecchie arrugginite panchine dei pubblici giardini e non solo.